Mangiare Giusto

Alimenti sani selezionati con cura, tecniche di cottura che conciliano gusto e principi nutrizionali, presentazioni gradevoli che stimolano l’appetito e la convivialità: sono questi gli ingredienti fondamentali per portare il benessere in cucina.

Se qualcuno volesse fare una statistica delle parole più citate tra quelle del vocabolario moderno troverebbe senz’altro “dieta” ai primissimi posti. Peccato però che il senso di questa parola così ricorrente nei nostri discorsi quotidiani abbia perso con il tempo il suo vero significato. E difatti dieta, dal greco diaita ovvero tenore di vita, era per gli antichi Greci l’insieme delle regole relative all’attività fisica, al riposo e naturalmente anche all’alimentazione, ritenute necessarie per mantenere lo spirito sereno in un corpo perfettamente efficiente. Dieta come modo di vivere, dunque, e non, secondo l’attuale e più corrente interpretazione, porta a una sorta di privazione di cibo solo per avere un corpo in linea secondo canoni di bellezza spesso discutibili, senza tenere conto del benessere fisico né tantomeno di quello della mente. Perché il corpo sia sano e conservi una linea armoniosa non basta tuttavia solo curarsi computo delle calori, dei grassi e delle vitamine: è dispensabile preoccuparsi anche di distribuire bene questi principi nutritivi durante il corso della giornata.

COME ALIMENTARSI

Perché l’alimentazione possa considerarsi davvero equilibrata, particolare attenzione va posta già alla colazione del mattino, il momento forse più delicato della giornata, quello in cui l’organismo non riesce a mettersi in moto nel modo migliore se  non ha il “carburante” necessario. Una tazzina di caffè prima di uscire o addirittura al bar sotto casa di solito serve solo a sentirsi a metà mattina con la spiacevole sensazione di buco allo stomaco, con conseguente calo di rendimento accompagnato spesso da mal di testa e irritabilità. Un giusto apporto nutritivo in calorie, pur se la valutazione è inevitabilmente generica poiché bisogna adeguare il computo all’età, al sesso, al tipo di costituzione, allo stato di salute e all’attività svolta, si può grosso modo quantificare moltiplicando per 20 il peso corporeo di ciascun  individuo. Importante inoltre la scelta degli alimenti della prima colazione, nella quale dovrebbero essere presenti tutti o quasi gli elementi nutritivi, cioè proteine, carboidrati, grassi, sali minerali e fibra, vale a dire la classica colazione all’italiana: latte, biscotti o pane e marmellata, eventualmente con un velo burro, frutta fresca. Frutta o succo di frutta come spuntino di metà mattina e metà pomeriggio, a mezzogiorno un pasto più o meno sostanzioso, che dia energia senza la sonnolenza conseguente a una digestione elaborata, consumata almeno un paio d’ore prima di coricarsi per poter contare su un sonno tranquillo e ristoratore.

LA SCELTA DEGLI ALIMENTI

Qualità d non qualità dovrebbe essere il motto di una sana alimentazione, per esempio preferendo, ogni volta che sia possibile, i prodotti nazionali a quelli d’importazione che per sopportare bene il disagio e la durata del trasporto sono di solito  trattati con conservanti o colti acerbi.  E ancora, meglio frutta e ortaggi di stagione anziché primizie, meno saporite e con un contenuto in elementi nutritivi inferiore perché sottoposte a un trattamento forzato di maturazione. Preziosi i prodotti integrali che più di quelli raffinati offrono i benefici effetti della fibra, indispensabile per mantenere efficiente il movimento intestinale reso pigro dalla vita sedentaria.

I PRODOTTI BIOLOGICI

Ortaggi, cereali e legumi di produzione biologica, coltivati senza nessun tipo di trattamento che non sia più che naturale e compatibile con l’ambiente (cioè senza pesticidi, concimi chimici e altre sostanze tossiche) sono un altro passo in avanti per mangiare in modo sano. In questa categoria sono incluse anche conserve dolci e salate non lavorate con macchine industriali e preparate con ingredienti coltivati in modo naturale. I prodotti ecologici si dividono in cinque categorie: – biologico, coltivato con zolfo, propoli e piretro come antiparassitari e alghe e piante macerate come concime; – biodinamico, ottenuto avvicendamento e associazione delle colture, con ampio uso delle leguminose per migliorare il terreno; i concimi vengono prodotti all’interno dell’azienda biodinamica, sia come stallatico sia come composto vegetale, e subiscono appropriati trattamenti completamente naturali; – a lotta integrale, con impiego di prodotti chimici solo quando non è possibile combattere i parassiti con altri insetti “buoni”; – da agricoltura guidata, con fitofarmaci utilizzati però solo come ultima; – biotecnologico da piante sulle quali si è intervenuto in modo da rinforzarne le difese naturali. Carne, latte e uova devono essere conformi a norme più  complesse mentre per il pesce non si può parlare di certificazione biologica, ma si può  controllarne la provenienza e acquistare solo quello pescato in alto mare e in zone non inquinate. Tutti i prodotti di provenienza biologica sono tutelati da marchi regionali e internazionali, applicati sulle confezioni e facilmente riconoscibili, e con la dicitura “Prodotto da agricoltura biologica”.

Gli alimenti light

La crescente richiesta, da parte dei consumatori, di alimenti compatibili con un’alimentazione leggere e povera di grassi ha determinato la diffusione dei cibi cosiddetti “light”: è ora disponibile una vasta gamma di prodotti con una presenza di grassi e di zuccheri davvero ridotta al minimo. Formaggi, latticini, insaccati, salse, bibite , dolci light hanno un contenuto di circa il 20-30% in meno di grassi e un apporto calorico che spesso è inferiore del 50% e oltre. Bisogna però tenere presente che questi risultati vengono talvolta ottenuti con manipolazioni e aggiunta di conservanti e additivi che fanno perdere al prodotto la genuinità e il sapore iniziale: basta controllare l’etichetta per rendersi conto se sono presenti ingredienti non graditi. Un altro inconveniente dei prodotti light è che ci si sente autorizzati a consumarne in maggiore quantità perché più magri, arrivando così ad accumulare ugualmente le calorie e i grassi di una normale porzione dello stesso prodotto in versione tradizionale, molte volte assai più saporito e soddisfacente per il palato.

LA SPESA INTELLIGENTE

Non basta sapere quali prodotti si vogliono acquistare, è indispensabile poter contare su un punto vendita che garantisca freschezza, qualità e convenienza. Un solo negozio può non avere tutti i requisiti richiesti e può quindi risultare di maggiore praticità suddividere gli acquisti  tra più punti vendita. I prodotti freschi come latte, pane, la carne tritata che è piuttosto deperibile e il pesce vengono acquistati il giorno stesso del consumo o il giorno precedente. Frutta e verdura fresca e latticini si possono acquistare una volta alla settimana, purché il frigorifero sia sufficientemente capiente per conservarli. Una volta al mese scatolame, pasta, riso, caffè, surgelati e altri prodotti a lunga conservazione.

La dispensa

Una volta a casa ciascun prodotto ha bisogno di una collocazione adeguata per mantenere la sua integrità nel tempo. Per esempio pasta, riso, scatolame, biscotti e tutti gli alimenti non deperibili si tengono temperatura ambiente; vanno posizionati negli armadietti più lontani dai fornelli se temono maggiormente l’umidità e il calore proveniente dall’angolo cottura, come farina, riso, spezie. Anche patate, cipolle e aglio devono restare a temperatura ambiente, in un armadietto lontano dai fornelli e ben armato o in un cesto di vimini, oppure in un contenitore apposito, di ceramica e munito di fori per l’aerazione.

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