Cibo e Benessere

More, frutti di bosco: proprietà, benefici e curiosità

Le more (Rubus ulmifolius o Rubus canadensisappartengono alla famiglia delle Rosacee. Le troviamo selvatiche lungo i sentieri, ai bordi delle strade e nei boschi,  coltivate ormai in tutto il mondo. Sono frutti morbidi dal gusto dolce e al tempo stesso leggermente acidulo ed è consigliabile mangiarle quando sono mature ovvero quando il loro colore è rosso intenso o viola.

 

 

 

Proprietà e benefici delle more

Questi frutti di bosco sono ricchi di antociani, o antocianine, sostanze che conferiscono loro il colore rosso, dalle proprietà fortemente antiossidanti. Forniscono inoltre apporto di flavonoidi, vitamine del gruppo B compreso l’acido folico, vitamina C, vitamina E, vitamina K e sali minerali, tra cui un’elevata quantità di potassio, fosforo, calcio, magnesio, rame e zinco. Sono una ricca fonte di fibre ed hanno proprietà astringenti.

Concorrono al benessere dell’intestino, contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo LDL, proteggono l’apparato cardiovascolare, hanno importanti proprietà antinfiammatorie.

Sono indicate nei disturbi di denti e gengive, per rinforzare le ossa, per rinforzare il sistema immunitario, memoria e cervello. Ottime in caso di dieta depurativa, grazie alle loro proprietà diuretiche. Sono anche utili per preservare la salute della pelle e proteggerla dall’esposizione al sole.

 

Precauzioni e Consigli

Quando decidiamo di andare a cogliere more è bene valutare che siano mature al punto giusto, di colore nero intenso e lucide, poiché nel caso fossero ancora un po’ acerbe, avrebbero un gusto acidulo e un effetto troppo astringente.

Attenzione che non siano anche troppo mature, in quanto, oltre alla perdita di gusto, vi è anche il rischio che siano state visitate da mosche e altri insetti attirati dalla maggiore esposizione degli zuccheri.

Infine, evitate di cogliere le more che crescono ai bordi delle strade polverose o con molto traffico.

Per le loro discrete proprietà nutritive, grazie agli zuccheri, al sapore invitante e al potere rinfrescante, le more al naturale sono un frutto da non sottovalutare nei cali d’appetito derivanti dalla calura estiva.

Controindicazioni

Chi ha problemi di calcoli renali dovrebbe limitare il consumo di questi frutti. Gli ossalati presenti nelle more infatti potrebbero accelerarne la formazione.

Anche se raramente, alcuni individui potrebbero essere allergici a questi frutti. Se quindi si nota prurito o gonfiore alle mani, alla bocca o alle labbra mentre si mangiano questi frutti, meglio interrompere subito l’assunzione.

Curiosità

Fin dai tempi più antichi, in caso di problemi alle gengive, si consigliava la masticazione di foglie di more. Molto spesso le foglie vengono utilizzate quali ingredienti per tisane e decotti che hanno come scopo quello di curare dolori derivanti da ulcere gastriche.

I greci usavano la pianta per curare la gotta mentre i romani usavano le foglie per preparare un tè dalle proprietà terapeutiche.

Notizia recente è quella che proviene dall’alto Adige, dove alcuni ricercatori hanno scoperto una nuova tipologia di sostanze, gli ellagitannini.

Si tratta di sostanze composte in grado di produrre notevoli quantità di acido ellagico, una sostanza con proprietà protettive non indifferenti e presente solo in determinati alimenti.

Le more, secondo il loro valore ORAC, si posizionano tra i primi 10 alimenti con potere antiossidante più alto.

Attualmente è il Messico il paese che esporta il maggior quantitativo di questi frutti  ogni anno.

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