Asparagi: proprietà e benefici

Gustosi, versatili e decorativi, gli asparagi spopolano in tavola, nonostante il prezzo non proprio competitivo. E non sono solo buoni per il palato, hanno pure un sacco di proprietà interessanti per la salute! I più ricchi di benefici per la salute sono ovviamente i tipi selvatici, tuttavia anche quelli coltivati in campo non mancano di proprietà (un buon motivo per non cominciare a mangiarli prima di aprile, altrimenti sono con maggiore probabilità di serra). La principale è indubbiamente quella diuretica – come può facilmente evincere chiunque li abbia mangiati! Questa funzione è importante in presenza di cellulite o ipertensione ed è utile per favorire la depurazione.

 

 

Maggio, il trionfo degli asparagi

Viene chiamato il mese delle rose, ma potremmo chiamarlo tranquillamente mese degli asparagi.

In questo periodo, infatti, le sagre dedicate a questi squisiti ortaggi spopolano in tutta Italia: dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia, dalla Lombardia alla Sicilia, ogni regione ha la sua sagra da offrire. Alcuni esempi sono quella del notissimo Bianco di Bassano del Grappa (VI), del violetto di Albenga (SV), del rosa di Mezzago (MB).

Altre sagre si svolgono a Pistoia, Rivoli Veronese (VR), Altedo (BO), Tavagnacco (UD). Per tacere di quelle che già si sono svolte ad aprile, per esempio in Sardegna. Insomma, non sarà difficile comprendere che l’assortimento e la varietà in Italia non mancano di certo.


Antiche e moderne coltivazioni

Originaria probabilmente dall’Iran, la pianta dell’asparago era già nota agli egizi e molto apprezzata dai romani. Tutte le varietà di asparago coltivate oggi traggono origine dal tipo spontaneo, che ancora si può trovare in Italia e cui gli appassionati danno la caccia.

Se ne consumano i getti, comunemente detti gambi, ma indicati più precisamente con il termine botanico di turioni. Il tipo selvatico ha i gambi allungati e sottili, sapore intenso e amarognolo. Invece quelli coltivati hanno i turioni più spessi e tozzi.

Principali tipologie di asparagi

Si distinguono tre tipi di asparagi:

  • Bianco, particolarmente pregiato; per mantenere le tinte chiare, viene tenuto sempre coperto con un telo.
    Di gusto delicato, si sposa bene con salse leggere e risotti.
  • Verde. Quando è quasi pronto per la raccolta viene scoperto, così prende colore. Il sapore è più intenso del precedente e maggiore la versatilità in cucina. Oltre che all’agro, può essere gustato con i primi piatti, in vellutate e sughi.
  • Violetto, più raro, apprezzato per il sapore spiccato che lo rende adatto per la realizzazione di creme e sformati.

Le proprietà nutrizionali degli asparagi

I più ricchi di benefici per la salute sono ovviamente i tipi selvatici, tuttavia anche quelli coltivati in campo non mancano di proprietà (un buon motivo per non cominciare a mangiarli prima di aprile, altrimenti sono con maggiore probabilità di serra).

La principale è indubbiamente quella diuretica – come può facilmente evincere chiunque li abbia mangiati! Questa funzione è importante in presenza di cellulite o ipertensione ed è utile per favorire la depurazione.

Gli asparagi contribuiscono a mantenere “pulito” l’organismo anche grazie alla ricchezza di fibre, che intervengono sul transito intestinale e sulla regolazione del colesterolo.

Poveri di proteine, glucidi e lipidi, sono però particolarmente ricchi di minerali (potassio in particolare).A causa delle diverse modalità di coltivazione, i tre tipi di asparagi hanno delle differenze nel contenuto di nutrienti: mentre i bianchi hanno più manganese e ramei verdi e violetti sono più ricchi di magnesio. Grazie all’esposizione alla luce solare, gli ultimi due tipi contengono anche più antiossidanticaroteni emagnesio.

 

 

Per la loro forma evocatrice, gli asparagi sono considerati afrodisiaci. Un piccolo fondo di verità c’è: contengono infatti acido aspargico, che stimola il testosterone (lo stesso che, insieme ad alcuni composti sulfurei, lascia nelle urine il ben noto odore). Il consumo di questi ortaggi è sconsigliato per chi soffre di accumulo di acidi urici, cistite e altri disturbi alle vie urinarie, calcoli renali.

 

Gli asparagi dal negozio alla tavola

I gambi devono avere la punta bella serrata e la parte inferiore lucida e uniforme. I più pregiati sono spessi: nonostante l’aspetto, sono teneri. Tornati a casa con il nostro bel mazzetto, cerchiamo di trarne il meglio senza sprechi eccessivi.

Con un coltellino affilato, recidiamo la parte più dura del gambo. L’estremità superiore, più tenera, potrà essere cotta al vapore (non serve l’asparagiera, basta una semplice vaporiera, meglio del tipo elettrico e ovale) e consumata con olio e limone, e magari un po’ di senape ed erba cipollina.

Gli asparagi al dente sono squisiti, croccanti e particolarmente gustosi se aggiunti alle insalate. Inoltre conservano meglio la vitamina C che contengono.

In alternativa potete stufare i gambi, eventualmente con un po’ di salsa di pomodoro. O ancora potete aggiungerli al riso in corso di cottura.

Ma veniamo ora alla parte precedentemente accantonata, che non va assolutamente gettata. Eliminate solo una piccola parte della base. Raschiate i gambi con un coltellino, in modo da eliminare le parti più dure. Lavateli e lessateli. Infine riduceteli in purea con il passaverdura, così verranno eliminate le fibre più fastidiose.

Opportunamente insaporita, la polpa ottenuta può essere impiegata per condire un primo piatto. Il brodo va bene per preparare il risotto o una minestra.

 


 

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